la sfumatura di blu

ci fu un giorno
in cui mi murai
la bocca
per porre un limite
all'estro dissacrante
che mi spira dentro
e tempesta fuori

sembrava che il mondo
si fosse assopito
di colpo
e stesse parcheggiato
sul pianoro ottuso
dell'indifferenza

c'è qualcosa
e c'era quel giorno
qualcosa che
brucia dentro

mi si offusca il ricordo
del rumore di vita
e scivolo con cautela
fuori dalle connessioni
profonde
con l'impasto torpido
delle buone maniere

accelero la discesa
agli inferi
per tentare una resurrezione
il terzo giorno

era proprio quello
il giorno del muro
del silenzio

mi svegliai all'alba
su un letto diverso
solo sulle spine
di ricordi avversi
perduti
risucchiato nella vita
amara

mi restava solo
la sfumatura di blu
che ti scorreva
sulle guance


vanni 2009 ottobre

Una poesia che sento molto, anzi, me la presti?

BELLA!!!
Mi ha coinvolto fino all'ultimo verso.
Complimenti.
Claudio