COMETA
Attraversi il cielo
e mi passi dentro
lasciando un solco
come a graffiarmi l'anima.
La tua scia luminosa
quasi mi abbaglia
e lontana vai
per la tua rotta,
e non ti fermi.
Io,
se sgorga e non si ferma,
mescolo il mio sagne
al rosso del tramonto.
Tu,
e ti segue
il tuo sciame di ghiaccio,
lontana, insegui il mistero
e un'armonia si spande.
Fredda, d'una luce siderale
mi ricopre il tuo manto,
in questa notte nera,
in questa processione d'innocenti,
ad espiare colpe non commesse,
in questo turbinìo di stelle,
di già combuste e spente.
Enzo Orlando