| | | OFFLINE | Post: 172 | Sesso: Femminile | |
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  01/07/2010 11:53 | |
Piccola Silloge con lavori in corso
Bisogna dare un nome
C’è in me un disordine di vetri e di vaniglia:
tu che mi ami lo chiami meraviglia
lui che mi odia dice ch’è scompiglio
bisogna dare un nome a quel che senti
magari per sapere cosa intendi
in modo che io sappia cosa fare:
se vuoi chiamo deserto pure il mare
ma quando vuoi decidere del vento
tu sappilo: non fa la sentinella
e non è lampada nessuna stella
sai, non è luce tutto quel che brilla
meno che mai quell’oro che riluce
e l’anima in ricchezza non traduce.
Bisogna dare un nome alla pazienza,
che se la guardi sembra un’indecenza,
magari sembra assenza ed è l’essenza
ricordati, le streghe son tremende
le puoi forse mangiare con la bocca
ma non le spogli con l’arte dell’imbroglio
mettiti in pace l’anima e ritenta
*****
Sto regalando perle a una ragazza
Sto regalando perle a una ragazza
non le ha mai viste, è chiaro che si sbaglia
se tu vuoi propinarle quelle false
inutile coprirle il collo e i polsi
non sono vere quelle che le mostri
davanti a specchi concavi o convessi
quella ragazza non lo sa che sbaglia:
finché lei non saprà la differenza
cadrà dentro l’imbroglio di un abbaglio.
Sto regalando perle a una ragazza
ma se le butta non posso farci niente
nel mio timore chiudo gli occhi e aspetto
lo so che anche la luce impiega tempo:
gli stessi anni-luce in cui la mente
imparerà a distinguere l’essenza
nascosta
. . . . . . . spesso
. . . . . . . . . . . . . . dietro l’apparenza
*****
Non fidarti mai delle parole
Ragazza, mi sei specchio di giorni troppo brevi,
di certo mi somigli: frecce di sogni scagliati in mezzo al buio,
occhi che scrutano, le scarpe basse e camicia stretta,
quei passi che non sanno dove andare
- quasi ti perdessi in preda all’infinito
e ti schermisci
se viene nel tuo attimo a bussare -
Parla piano quando racconti i tuoi pensieri
e non fidarti mai delle parole
quando confidi dell’assoluto amore,
neanche lo sfiorano e cadono polvere,
sbrecciati tentativi di costruire cieli
dove il soffitto manca a dieci dita brevi
ma non agli occhi, che mescolano nuvole e preghiere
così che una pozzanghera luccichi di stelle,
di un brulichio di lucciole leggere...
Piccola sei, mentre la vita mi decresce e tu
continui il viaggio, vorrei solo non smentissi
il tuo coraggio: tienili stretti i pugni
con le unghia nella carne e i brividi nel vento,
perché aghi di buio scagliano menzogne
contro la bellezza insostenibile e leggera
allora costruisci una fortezza:
un sole a guardia, una luna per carezza,
metti dentro l’accortezza, getta fuori la paura,
e al domani non promettere il passato
se al passato hai promesso già il futuro.
Rosanna
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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