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L'artista eclettico ed innovatore,

che incarna in sé lo spirito di libertà individuale,

enfatizza l'essenza genuina e sfaccettata dell'universo.

(Paola Carrozzo)

Ogni colore che noi vediamo nasce dall’influenza del suo vicino. (Claude Monet)
 
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Gustav Klimt

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2014 21:11
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Post: 596
Sesso: Femminile
03/09/2010 11:50




Gustave Klimt nacque il 14 luglio 1862 a Baumgarten,
vicino a Vienna, morto il 6 febbraio 1918 a Vienna,
è stato un pittore austriaco, uno dei massimi esponenti
dell'Art Nouveau di Vienna (stile Liberty, in Italia)


[Modificato da Paola7325 27/09/2014 21:11]
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Post: 75
Sesso: Maschile
04/09/2010 15:57

L'opera di Gustav Klimt porta il suoi appassionati a Vienna, dove l'edificio della Secessione rappresenta nel modo migliore la sua arte.

"Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit"
A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà.

Questo motto è leggibile all'ingresso dell'edificio della Secessione: l'edificio dalla cupola realizzata con una struttura in ferro e rivestita di foglie dorate (soprannominata dai viennesi “il cavolo d’oro”) è uno dei musei più visitati a Vienna, sia per la sua bellezza che per la sua importanza e per le opere in esso contenute. Degno di nota all’esterno l’imponente gruppo di bronzo raffigurante il carro di Marco Antonio trainato dai leoni, presentato all’Esposizione universale di Parigi del 1900, mentre all’interno l’affresco monumentale realizzato da Klimt in onore di Beethoven, sviluppato sul tema della nona sinfonia e che nel 1902 fu realizzato in occasione dell’Esposizione della Secessione viennese.
Il Palazzo della Secessione venne realizzato come spazio espositivo ufficiale (funzione a cui è adibito ancora oggi), nettamente separato da quelli a disposizione dell’arte accademica, dove allestire periodicamente le mostre degli artisti secessionisti, diventando ben presto il centro dei più importanti e innovativi avvenimenti artistico-culturali dell’epoca. L’idea di Olbrich deriva da un disegno di Gustav Klimt, che prevedeva una costruzione cubica, sormontata da un frontone simile a quello di un tempio. Infatti, Olbrich elabora la pianta partendo da un semplice quadrato sul quale si sviluppa il volume, composto da pareti lisce e quasi disadorne (se si esclude un fregio floreale sotto il cornicione) nelle quali si inseriscono porte e finestre che si aprono con tagli netti e decisi senza cornici o modanature, tipici dell’architettura eclettica. Nel complesso si arriva alla realizzazione di un edificio estremamente rigoroso, in controtendenza con le architetture eclettiche in voga a quel tempo. Il disegno di Klimt è mantenuto soprattutto per quanto riguarda l’ingresso. Esso sembra essere circondato da un aurea mistica all’interno del quale vi possono accedere solo gli iniziati. Questa sensazione è provocata dall’aspetto dell’ingresso stesso, composto da blocchi massicci che fiancheggiano l’entrata, spogli e privi di decorazioni (fatta eccezione per dei profili del basamento e del cornicione), che richiamano i pilastri monumentali dei templi egizi. L’ingresso si trova arretrato rispetto ai blocchi e compie la funzione di attrarre lo spettatore verso l’interno, raggiungibile attraverso una scala. È in questa parte che si concentra la maggior parte della decorazione, composta da un fregio di foglie dorate, che incorniciano il portale, sopra il quale dei rilievi di teste femminili simboleggiano le arti della pittura, dell’architettura e della scultura.
L’interno, totalmente rifatto nel restauro del 1963, era riccamente decorato con fiori stilizzati alle pareti, rivestimenti, mobili e tessuti; caratteristico il motivo dell’elianto. Nell’ala propriamente dedicata alle esposizioni, però, Olbrich abbandona gli intenti monumentali e simbolici per aderire, come si è visto, a una logica funzionale: l’assenza di pareti interne portanti e inamovibili facilita la mutazione continua dello spazio per gli allestimenti delle mostre.


Quando il guerriero è stanco o solitario, non sogna di donne e di uomini lontani:
cerca chi gli sta accanto, e condivide il suo dolore o il suo bisogno di affetto, con piacere e senza colpa.
Un guerriero sa che la stella più lontana dell'Universo si manifesta nelle cose che stanno intorno a lui.

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Sesso: Femminile
06/09/2010 17:45



Gustav Klimt
Giuditta I, 1901


Giuditta di Klimt è l'immagine di una diva del nascente cinema,
o di una primadonna del teatro internazionale.
Catafratta sotto scaglie d'oro, avvolta da un seducente, inebriante
profumo d'oriente, illanguidita dal suo stesso assassino, Giuditta
entra trionfalmentenell'estetica del simbolismo.
Qualche anno più tardi, Klimt ritornerà sul tema della maliarda
con la testa mozzata di un uomo, spingendo l'ambiguità fino al punto
di non rendere più riconoscibile la protagonista, Giuditta oppure Salomé!





Giuditta II (Salomè) 1909
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