Ultimamente sto leggendo un libro di Osho "Estasi il linguaggio dimenticato"
Riporto qui sotto una parte che a me è piaciuta moltissimo.
Parla di ciò che è permanente e di ciò che è eterno, e lo fa attraverso un esempio
che è quello della rosa e della sua fioritura.
Osserva una rosa: è vero, questa rosa è momentanea, ma osservala in profondità, e all'improvviso dietro questa rosa scorgerai la sua "rosità".Al mattino è lì, con la sera se n'è andata. È effimera, ma ritornerà - domattina troverai un nuovo fiore. È sempre stato così. Ciò che eterno raggiunge il suo culmine attraverso l'attimo fuggente, l'eterno si manifesta attraverso ciò che è momentaneo. Una rosa se ne va, un'altra viene, e quando questa se ne va, ne arriva un'altra: di fatto tutte le rose se ne vanno solo per fare posto alla prossima. La bellezza è eterna. Le rose vanno e vengono, la rosità è eterna. Vivi nell'animo fuggente. E vivi in quest'attimo senza alcun desiderio per ciò che è duraturo, altrimenti ti farai sfuggire l'eterno. Vivi nel momento in modo così totale e intenso (eterno)
da dimenticare ciò che è durevole (permanente = proiezione nel futuro = desiderio)