Ciao ragazzi,parlando dello zio paolo,mi vengono in mente tanti aneddoti che ricordano il carattere istintivo e spontaneo dell'artista,mi ricordo una volta,molto tempo fà,ci fù a brescia una mostra di pittura impressionista,lo zio venne a casa mia e chiese a mia mamma se poteva portarmi con sè a visitarla.....
Mia mamma acconsentì,dicendo al caro zio di darmi pure due scapaccioni se lo avessi infastidito facendo troppe domande..........alchè lo zio si mise a ridere,affermando" ben venga questa
curiosità per l'arte...andiamo Luca"
Ci mettemmo in viaggio con la lambretta dello zio,ed una volta giunti al museo mio zio mi disse"mah,questi francesi,
dicono che siano bravi,Luca,andiamo un pò a vedere!!!!!"ebbene,seguì lo zio ed entrammo,grandi saloni,opere bellissime,
lo zio che mi guardava come per avere,senza parlare,un mio parere.......
Poi ad un certo punto,davanti ad un quadro di Pissarro restò senza fiato,lo vidi avvicinarsi prima per allontanarsi poi,
per avvicinarsi di nuovo...........
Gli chiesi cosa succedeva,ma egli era come in trance,non mi sentiva......
Quando arrivammo a casa mi mandò a dormire,prese la lambretta,andò in paese,eccitato come un bambino,si recò nelle osterie che di solito frequentava,offrendo da bere a tutte le persone che trovava,ripetendo come un ossesso,in dialetto,
"ie i me culur,ie i me culur" "sono i miei colori,sono i miei colori".........poi lo videro andare nel negozio dove comprava il materiale per dipingere,ed uscire con dei colori e delle tele nuovi.
Ebbene,dicono che si chiuse nello studio e dipinse per tre giorni di seguito,e lo trovarono svenuto dalla fatica......
Mio zio nutriva una passione genuina,un amore infinito,per una delle cose più belle al mondo,la pittura.........