è una poesia complessa, che può avere più piani di lettura...
al posto dell'alcool ci potrebbe essere il gioco o la droga o altro, è solo un pretesto per parlare della debolezza in contrapposizione alla grandezza del sogno.
Non tutti riescono a sognare da grandi, non tutti da grandi sanno essere ancora bambini, più spesso ci sono adulti piegati dalla vita, dalle avversità... e al braccio di ferro con la dura realtà incrinano i loro sogni, ma senza sogni non si è più nessuno, ciò non vuol dire essere illogici e anarchici, ma significa farsi forti del proprio credo.
Per questo dico che tre gocce (d'acqua pura) possono lambire il mondo pur essendo minima cosa;
naturalmente ho voluto traslare da un piano all'altro dei contenuti sulla base di gocce di differente natura, ma è sempre la voce del figlio la vera protagonista. Indubbiamente la vittima non deve essere vittima del proprio vittimismo.
Grazie del commento
Rosanna
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)