Un sogno annegato nel bicchiere

Un sogno annegato nel bicchiere

- Tre gocce
lambiscono il mondo,
diventano
oceano profondo -

- Ma come,
che cosa mi dici?
Tu menti…
così fanno i grandi -

- No, figlio,
l’inganno è nel dire
che non conta nulla
uno zero:
son trenta,
trecento,
tremila
miliardi di gocce nei mari

son trepide gocce lucenti
che gli occhi
ti sanno asciugare

col sale, oh...figlio,
col sale...
che assorbe
quel tuo dispiacere

di essere figlio impotente
d'un padre
che ormai si confonde
tra grigia ed anonima
gente,

che a sera dimentica
un figlio
ed ha come Dio
la bottiglia -








Rosanna

E' una bella poesia Rosanna, che tratta un tema delicato.
Però è anche vero che non ci si può far scudo delle nostre debolezze, e cosi ferire anche gli altri, bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto, agli amici, alla famiglia, a chiunque ti si presenti d'innanzi, e non nascondere le propie debolezze, perché con quelle debolezze si distruggerano figli, e mogli, ed amici, e quanti ti ti amano.

Carmé

è una poesia complessa, che può avere più piani di lettura...

al posto dell'alcool ci potrebbe essere il gioco o la droga o altro, è solo un pretesto per parlare della debolezza in contrapposizione alla grandezza del sogno.
Non tutti riescono a sognare da grandi, non tutti da grandi sanno essere ancora bambini, più spesso ci sono adulti piegati dalla vita, dalle avversità... e al braccio di ferro con la dura realtà incrinano i loro sogni, ma senza sogni non si è più nessuno, ciò non vuol dire essere illogici e anarchici, ma significa farsi forti del proprio credo.
Per questo dico che tre gocce (d'acqua pura) possono lambire il mondo pur essendo minima cosa;
naturalmente ho voluto traslare da un piano all'altro dei contenuti sulla base di gocce di differente natura, ma è sempre la voce del figlio la vera protagonista. Indubbiamente la vittima non deve essere vittima del proprio vittimismo.

Grazie del commento

Rosanna

Sei stata bravissima Rosanna.
Bisogna parlarne, e non avere paura di ciò che gli altri potrebbero pensare di noi, non vergognarsi di chiedere aiuto, nascondersi non servirà a risolvere il problema, anzi, altre persone potrebbero soffrirne.
C'è sempre qualcuno che è lì a tenderci la mano, ad ascoltarci.
Come scrive Rosanna

- Tre gocce
lambiscono il mondo,
diventano
oceano profondo -

come credere nei sogni! Anche quello aiuta, secondo me.

Non credo che sia un problema che si possa nascondere, e non credo neppure molto nell'aiuto degli amici, perché queste persone (ne conosco una) tendono a frequentare ambienti sbagliati, luoghi in cui si gioca e si beve, e né io né la sua famiglia sappiamo come aiutare costui, è stato in una struttura e dopo sembrava tutto normale ma dopo un po' ci è ricaduto.

Grazie Paola, contenta che ti sia piaciuta

Rosanna